Le nostre novelle
XXII domenica del tempo ordinario - 3 settembre
La prima lettura presenta il profeta Geremia che sta attraversando un momento di crisi. Quell’uomo ha detto di sì a Dio, si è lasciato sedurre, ma quella seduzione agli occhi del profeta è vista come un inganno: “Mi hai sedotto, Signore e io mi sono lasciato sedurre”.

XXII domenica del Tempo ordinario  3 settembre

La prima lettura presenta il profeta Geremia che sta attraversando un momento di crisi.

Quell’uomo ha detto di sì a Dio, si è lasciato sedurre, ma quella seduzione agli occhi del profeta è vista come un inganno: “Mi hai sedotto, Signore e io mi sono lasciato sedurre”.

Geremia, dopo aver sperimentato la bellezza dei momenti iniziali della chiamata, con il passare degli anni la sua esperienza si carica di amarezza e di sofferenza.

Sofferenza legata anche al fatto che il profeta annuncia una parola, la parola di Dio che è derisa, non ascoltata e questa parola diventa causa di vergogna.

Quando si attraversano queste crisi nascono molte domande: la mi è stata una vera vocazione? Sarò stato abbagliato, ingannato?

Geremia si rammarica di aver accettato il compito che Dio gli ha assegnato e dice a Dio: “Hai approfittato della mia ingenuità, della mia propensione ad illudermi, del mio bisogno di sperare e di amare”. E continua: “Ma ora basta. Non penserò più a Lui, non parlerò più in suo nome”.

Ma Geremia dice anche: “Ma se non racconto la Parola di Dio, che cosa resta della mia vita? Nel mio cuore c’era come un fuoco divorante, mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo”.

Geremia rimane un profeta di Dio al di là di questo momento di ribellione, di amarezza, al di là di molti altri momenti che nella vita si presenteranno simili a questo.

Certamente non a tutti è chiesto di vivere l’esperienza di Geremia.

Ma tutti, come discepoli di Gesù, possiamo fare esperienza del rifiuto, della solitudine perché la logica evangelica non è conforme al pensiero del mondo.

San Paolo chiede ai cristiani: “Non conformatevi alla mentalità di questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando la vostra mente, per discernere che cosa è buono e gradito a Dio”.

Il vangelo offre una sapienza di Dio che è diversa da quella che noi immaginiamo.

E proprio perché è una sapienza altra che noi vi resistiamo, non vogliamo accettarla.

Gesù annuncia che andrà a Gerusalemme, dove sarà ucciso sapendo che questa fine “è necessaria”, non perché penda su di lui un destino crudele o un fato ineluttabile, né tanto meno perché il Padre lo voglia vittima o sacrificio.

No, è così semplicemente perché nel mondo umano, il nostro mondo, colui che appare giusto è odiato dagli altri; chi “ama fino alla fine” è detestato; chi fa soltanto il bene, dicendo sempre la verità, dà fastidio e dunque “merita” di essere eliminato.

Davvero, noi umani abbiamo paura della giustizia, della libertà, della bellezza: preferiamo ucciderle in chi ne è portatore, piuttosto che confrontarci con loro.

Ci piace la fede ortodossa, siamo ossessionati e ossessionanti nel difenderla, ma quanto a viverla, no, non ce la facciamo: preferiamo diventare vigliacchi, con “il cuore diviso” (Sal 12,3).

Diciamo sì a un Messia trionfatore sui nemici, no a un Messia vittima della nostra stessa cattiveria.

Così facendo, quanti cristiani diventano ostacolo alla comprensione di chi è veramente Gesù. Diventano Satana, avversari che impediscono a se stessi e agli altri uomini e donne di vedere Gesù come nostro fratello, vittima dell’ingiustizia e della violenza, e Dio come un Padre buono che lascia fare e non interviene, poiché rispetta l’uomo anche nella sua malvagità.

Confessare Gesù quale Messia è confessare un Messia crocifisso, scandalo, ostacolo per gli uomini religiosi, e follia, idea pazza per gli uomini non credenti (cf. 1Cor 1,23).

È confessare “un Messia al contrario”.

Il Vangelo ci invita da una costante conversione: “Chi vuol venire dietro di me rinneghi se stesso… chi vuol salvare la propria vita per causa mia la salverà”.

Voler salvare la propria vita, significherebbe perdere la propria vita, perché ognuno deciderebbe di sé a partire, non dall'obbedienza alla volontà del Padre e dall'amore per i fratelli, ma da un ripiegamento su di sé che impedirebbe anche l'ascolto della Parola che viene dal Padre e delle esigenze dei fratelli.

Ma nel nostro cuore è iscritta la via della vita e questa via la gustiamo solamente, quando accettiamo la logica evangelica.

D. Sebastiano Carlo Vallati

info tab


Per ordini minimi di 200 copie è possibile acquistare la personalizzazione della copertina al prezzo di *€ 260 (IVA inclusa). Mantenendo fissi soltanto i loghi della testata (Vangelo) e del retro copertina (vangelo.it) potrai creare una edizione originale ed esclusiva con immagini, fotografie e tutti i riferimenti della tua chiesa o associazione.

Per realizzare la tua edizione potrai:

• metterti in contatto con i nostri tecnici (diffusione@vangelo.it / 0171 411470) per inviare e verificare i materiali, stabilire la linea grafica della copertina e controllare le bozze di stampa.
• inviare via mail un file (.pdf) già pronto, preparato da un grafico di tua fiducia, seguendo le indicazioni tecniche che potrai scaricare qui:

Scarica layout icon pdf

• Tempi tecnici di produzione:
spedizione entro 10 giorni feriali dal “visto si stampi” della copertina personalizzata.

*Oltre alla personalizzazione, il prezzo delle copie sarà di € 1,20 caduna (IVA assolta dall’editore).


Versione ufficiale della C.E.I. 288 pagine formato 142x127 mm
Arti Grafiche Cuneo S.r.l.
Manufactured by: Arti Grafiche Cuneo S.r.l.
1.60 New