I domenica di Avvento – 3 dicembre
Mc 13, 33-37
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
La prima lettura è molto bella.
Il profeta Isaia dà del tu a Dio e lo chiama padre, ma nello stesso tempo sente che Dio si è allontanato.
Nell'AT spesso è Dio che dice all'uomo, che si è allontanato da Lui, ‘Ritorna'.
Qui è il profeta che dice a Dio: "Ritorna".
E perché Dio dovrebbe ritornare? Per mostrarsi a gente che non lo cerca più.
Noi che da un secolo parliamo di una società secolarizzata, di un Occidente indifferente a Dio: probabilmente era già così ai tempi di Isaia, dove oramai l'uomo non invocava più Dio.
E così l'uomo, secondo l'immagine di Isaia, "si è avvizzito come le foglie secche, ha perso la linfa vitale".
E questo è accaduto, almeno così pensa il profeta, anche per colpa di Dio: "Perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto, ci avevi messo in balìa della nostra iniquità". Te ne sei andato perché noi ti abbiamo fatto arrabbiare a causa dei nostri peccati.
Allora il profeta lancia una sfida: siccome Dio si è nascosto e l'uomo non lo cerca più, chiede a Dio di mostrarsi. "Se tu squarciassi i cieli e scendessi": fatti vedere, mostra il tuo volto, e se compi una tale azione vedrai che la gente tornerà a te, pregherà, t'invocherà, si stringeranno nuovamente a te. E Isaia è convinto che non solo l'uomo, ma anche tutta la creazione si rallegrerà di questo: "Davanti a te sussulterebbero i monti".
A Natale ci viene detto che Dio ha a ascoltato il grido di Isaia, ha squarciato i cieli ed è sceso, il Verbo è venuto ad abitare in mezzo a noi. Ma il prologo di Giovanni dice anche che: “Dio venne ad abitare in mezzo a suoi, ma i suoi non lo riconobbero ".
Dio ha mostrato il suo volto, ma l'uomo non l'ha riconosciuto o forse ha guardato altrove.
Dio si è mostrato nella forma più comprensibile: quella di un bambino. E proprio questo mostrarsi come bambino, quindi debole, richiede la nostra attenzione, vigilanza. "Fate attenzione, vigilate".
Questa esortazione a vigilare Gesù la rivolge ai discepoli prima che inizi la sua passione. Poi sappiamo come al Getsèmani è andata a finire: i suoi dormivano.
"Vegliate" perché Dio viene, ma in modo diverso da come te lo aspetti: un bambino, una croce, oppure all'improvviso, oggi.
Il tempo liturgico dell'Avvento non è solo l'attesa Natale, cioè della Prima venuta del Signore Gesù tra noi, ma soprattutto l'attesa del ritorno di Gesù. Un' attesa escatologica, vivissima nei primi cristiani, e progressivamente indebolitasi nella coscienza dei fedeli e, pertanto, sempre nella necessità di essere risvegliata.
Il desiderio del ritorno del Signore Gesù nella gloria è parte integrante del nostro desiderio di Dio: le ultime parole della Bibbia sono proprio queste: "Vieni, Signore Gesù".
La fatica del vegliare il vangelo secondo Marco la racconta elencando quei tempi in cui giunge il tempo di dormire.
Il Signore potrebbe venire nella sera, quando uno dei Dodici, Giuda, lo consegna e Pietro, Giacomo e Giovanni dormono, invece di vegliare con lui; o forse a mezzanotte, quando regna l'oscurità e dominano le tenebre; o forse al canto del gallo, quando Pietro lo rinnega; e al mattino, quando ormai la notte è diventata lunga, insopportabile.
In ogni caso, arriverà certamente all'improvviso, per questo occorre non essere addormentati ma restare vigilanti.
Possiamo fare nostra la supplica di Isaia: “Signore, ritorna per amore dei tuoi servi ... Se tu squarciassi i cieli e scendessi!”. Se il Signore non torna tra i suoi, se non avviene la sua manifestazione definitiva, anche noi sembriamo condannati a camminare senza una meta precisa, senza sapere qual è il senso della storia.
Qualunque sia la porzione della notte scelta dal Signore per visitarci, l'importante è che ci trovi svegli e attenti per cogliere l'attimo del suo ritorno.
Sapendo che Gesù ci visita già oggi, e ogni giorno è attesa della sua venuta.
D. Sebastiano Carlo Vallati